Un parallelo "mediatico" tra la notizia della rinuncia di Sinner a Tokyo 2020 e la gaffe di Donatella Scarnati in conferenza stampa. Si può ancora criticare senza scadere nelle logiche del tifo? E si può sorridere per un errore, senza per questo mancare di rispetto a una professionista (al netto della logica superata di certe domande) e sentirsi attaccati dalle reazioni corporative?