S01E13 - Antonio Vattuone e "L'America può attendere"


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Jul 13 2020 14 mins  
Per il tredicesimo episodio di Vitamina L siamo in compagnia di Antonio Vattuone, nato a Genova fine anni '40 e nel corso della vita si è sempre dedicato alla famiglia e al lavoro in qualità di tecnico di cartiera.
Nel 2012 ha pubblicato il romanzo "Colfiorito. Storia di passioni e pregiudizi", Nuova Editrice Genovese.
Antonio, oltre a parlarci della sua silloge, risponde a 5 domande tratte dal Questionario di Proust.

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Sinossi "L'America può attendere":
Pochi mesi dopo la fine della Seconda guerra mondiale, tre giovani partigiani, mentre stanno rientrando finalmente alle loro case a bordo di una corriera, rimangono vittime di un incidente causato da una mina. Solo uno di loro riesce a sopravvivere e viene ricoverato all’ospedale San Martino di Genova. Ha circa venticinque anni, fisicamente si riprende quasi subito, ma non ricorda nulla del suo passato. Il dottor Sessarego che lo ha in cura si interroga sulle motivazioni che potrebbero avere causato una tale amnesia, incuriosito anche da una certa confusione dimostrata dal paziente che a volte pare ricordare di chiamarsi Giovanni, altre Stefano. Grazie ai consigli di un collega psichiatra, lo guida in un difficile percorso che permetterà al ragazzo di recuperare la memoria.
Grato dell’aiuto ricevuto, comincia a raccontare a Sessarego di come scorreva la sua vita nel 1939. Sullo sfondo di un’Italia alle prese con una profonda crisi economica, narcotizzata dai proclami del Duce e dalla massiccia propaganda fascista, Giovanni, bello, fascinoso, di idee socialiste, vive la stagione dei suoi vent’anni tra lavoro, serate al bar del borgo e un amore profondo per Maria Pia. Poi, l’arrivo della cartolina precetto cambia tutto. E una rete delicata di bugie offusca la linea tra le ferite di guerra e quelle del cuore. Il romanzo di Antonio Vattuone è un ponte gettato oltre lo smarrimento che accomuna tutti, una garbata a tratti vivace e ironica partitura che ci sussurra come, contro ogni avversità, viviamo per amare.