S02E05 - Domenico Iasiello e "La danza dei cavi"


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Nov 02 2020 11 mins   1
Domenico Iasiello è nato a Napoli nel 1976, ha studiato Lettere presso l’Università Federico II, dove si è specializzato per l’insegnamento. Ha poi studiato Produzione audiovisiva all’Università Cattolica di Milano e Comunicazione pubblica all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha lavorato nel mondo della produzione cinematografica. Ha partecipato a progetti con i minori a rischio, si è specializzato in Prevenzione del disagio giovanile, attualmente insegna Lettere a Arezzo e vive nella campagna toscana. È stato aiuto regista per la fiction “La morte non esiste” e ha diretto progetti scolastici di scrittura creativa e produzione cinematografica.

Domenico, oltre a parlarci del suo romanzo, risponde ad alcune domande tratte dal Questionario di Proust.

Giovane Holden Edizioni | www.giovaneholden.it

Sinossi "La danza dei cavi":
Federico ha ventisei anni, è un operatore sociale che, lasciato dalla fidanzata Morgana, decide di partire per un viaggio tra Italia, Francia e Spagna con la sua amata moto, la Poderosa II.
Nel corso di questo viaggio che ha un po’ il sapore di una fuga, si intrecciano descrizioni di luoghi, incontri reali e non: tasselli della ricerca di sé e di una donna, distrattamente comparsa nella vita del protagonista a cui ha rubato l’anima.
A distanza di tempo, durante un tragitto in treno riaffiora il ricordo di quel viaggio: sono i cavi elettrici che scorrono mentre osserva dal finestrino, essi sembrano intrecciarsi come le situazioni della vita. Federico affronta i suoi ricordi, sfogliando il diario di bordo redatto in quei giorni. È un tuffo nel passato, rileggere gli eventi antecedenti al viaggio, ricercare le cause e collegarle agli effetti.
La narrazione si sviluppa, brillantemente, come in una partita di ping-pong su tre livelli: il presente, il passato prossimo e il passato remoto, che si intervallano e a volte sembrano accavallarsi.
La linea sottile che lega i tre momenti è Maria, un angelo mozarabo che sconvolge la vita di Federico nell’arco di quattro anni, in un continuo alternarsi di emozioni.
Nevralgica è la città di Barcelona, alter ego di Napoli, ma un ruolo importante l’hanno anche l’Etiopia, Genova, Milano, Roma, Valencia, la Provenza, i paesi che si dipanano sulla statale umbro-casentinese. Co-protagonista, indiscussa, è la moto, non solo un mezzo di trasporto, ma espressione di uno stile di vita.