S02E07 - Simone Pangia e "Il vizio delle cose pure"


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Nov 16 2020 10 mins  
Simone Pangia è napoletano di nascita, vive a Formia, in provincia di Latina, dal 1985. Con la versione inedita del romanzo "Il vizio delle cose pure" ha vinto nel giugno 2020 il Premio Letterario Nazionale Bukowski.
Nel 2002 si laurea in Lettere Moderne presso l’Università Federico II di Napoli e lavora per quindici anni come giornalista. Dal 2017 è funzionario presso il Comune di Formia, responsabile dei Servizi Sociali e delle biblioteche comunali.
La sua passione è la scrittura, ma più avanti ve lo dirà lui stesso. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo breve "La Salita", Manni ed.

Simone, oltre a parlarci del suo romanzo, risponde ad alcune domande tratte dal Questionario di Proust.

Giovane Holden Edizioni | www.giovaneholden.it

Sinossi "Il vizio delle cose pure":
Ferdinand Miliano è un pediatra in pensione. Dalla sua casa signorile con vista sul golfo di Napoli racconta a un anonimo destinatario la storia di Louis, il gemello scomparso venticinque anni prima in circostanze misteriose.
Il suo lungo viaggio tra le feritoie della memoria parte da Formia, nel basso Lazio. Ferdinand ha appena saputo della morte del fratello che non vede da dieci anni, a causa di dissidi scatenati dalla dipendenza di Louis per il gioco. Nel villino in collina dove i gemelli trascorrevano le estati da bambini, tra polvere e pile di libri, Ferdinand scopre il manoscritto di un romanzo, Il vizio delle cose pure. Lo ha scritto Louis.
Sulle tracce della metà oscura di se stesso, Ferdinand compie un percorso a rebours che lo porta a sondare le radici della sua identità. Il tramite è Diego, il protagonista del romanzo di Louis. Un bambino affascinato dalla mistica del poker, un adolescente tradito dalle sue stesse speranze e un adulto giramondo che solca i mari per celebrare il suo distacco dalla vita.
La storia di Diego è il messaggio diretto a un anonimo che ancora non sa quanto tutto questo lo riguardi.