S02E16 - Erika Caser e "Il ragno nascosto"


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Jan 18 2021 13 mins  
È uscito il sedicesimo episodio della seconda stagione di Vitamina L dove siamo in compagnia di Erika Caser.
Erika è nata in una notte di stelle cadenti a Merano nel 1974, dove vive con la sua famiglia e lavora come docente. Laureata in Lettere e filosofia e in Psicologia clinica e riabilitativa è specializzata in grafoterapia. Dedica la sua vita alla figlia Diana che considera il suo miracolo. Ama viaggiare e cerca sempre il mare in ogni sua meta. Innamorata degli animali che considera parte integrante della sua vita e per i quali lotta per la loro tutela da quando era piccola. Per Giovane Holden Edizioni ha pubblicato: "Salvata dal violino" e "Non uccidermi".

Erika, oltre a parlarci del suo racconto lungo, risponde ad alcune domande tratte dal Questionario di Proust.

Giovane Holden Edizioni | www.giovaneholden.it

Sinossi "Il ragno nascosto":
Isabel Graf è una sedicenne solitaria e indipendente, appassionata di arte, di musica e di libri. Nella bella villa di famiglia in cui vive, appena fuori il centro storico di Merano, tutto deve svolgersi secondo il volere del patriarca, il quale nutre assai poco interesse non solo per la figlia maggiore ma anche per il figlio maschio e per la bella moglie.
Durante un pomeriggio di pioggia, annoiata e senza nulla da fare Isabel si lascia tentare dalla curiosità. Entrata fortunosamente in possesso dell’unica chiave che apre la porta della soffitta, interdetta pare a causa di problemi strutturali, e ignorando una storia di fantasmi che là dimorerebbero, la giovane penetra nella stanza. Davanti ai suoi occhi un coacervo indescrivibile di mobili, bauli e cianfrusaglie. Ma anche un ragnetto, ormai anziano, che ha assistito parecchi anni addietro a una tragedia sconvolgente: la morte della bellissima Eloisa. Ma chi era Eloisa? E perché i suoi abiti, le lettere indirizzate a un giovane fotografo veneziano, alcune foto e soprattutto il suo diario sono custoditi in questa soffitta?
Un racconto lungo in cui l’atmosfera romantica, quasi surreale a tratti, si sposa mirabilmente a una narrazione di denuncia sociale.