Era da tanto che l’Italia non aveva un atleta vincente, un eroe condiviso intorno a cui riunirsi. Sinner, come Coppi, Tomba, Paolo Rossi, è esattamente questo. I segni del nuovo idolo del tennis, un po’ amico, un po’ angelo, un po’ guerriero, interpretati alla luce della comunicazione (e di qualche malignità di troppo) con l’aiuto di Alberto De Martini.