La salita dei prezzi delle azioni dot-com non si basava su aziende solide, ma su persone che compravano le azioni convinte di riuscire a rivenderle ad un altro scemo ad un prezzo più alto. Una salita del genere non può durare all’infinito, perché ad un certo punto gli scemi finiscono.
Gli scemi finirono a Marzo del 2000.
Tra il 1995 e il 2000, la promessa di un’età dell’oro di internet ha portato gli investitori di tutto il mondo a scagliare i loro soldi alle azioni di qualunque società avesse un “.com” alla fine del nome. Aziende con pochi mesi di vita, fondate da ragazzini appena usciti dal college, arrivarono a valere cifre mostruose e senza senso, per poi crollare rapidamente una volta raggiunti livelli ingiustificabili. La bolla delle dot-com è l’evento di storia economica moderna che ha impattato di più le nostre abitudini, i lavori tra cui possiamo scegliere oggi e il modo in cui li svolgiamo.
Testo: Luca Dann e Francesco Namari
Voci: Luca Dann, Francesco Namari
Guest star: Fjona Cakalli
Sound design a cura di Andrea Roccabella
Graphic design a cura dello studio Sezione Grafica
#dotcom #bolla #bolladelledotcom
Fonti:
- Swisher, K. (2000, December 18). Dot-Com Bubble Has Burst; Will Things Worsen in 2001?. Wall Street Journal.
- Eaton, L. (2000, December 18). Keeping Up With the Dow Jones; From Suites to Streets, All Eyes Are on Stock Market. The New York Times.
- Ip, G. Pulliam, S. Thurm, S. Simon, R. (2000, July 14). How the Internet Bubble Broke Records, Rules, Bank Accounts. Wall Street Journal.
- John Cassidy, Dot.Con: The Greatest Story Ever Sold (2002)
- Stock market data are taken from The Wall Street Journal, Yahoo Finance, and Bloomberg.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices