Ep 05 C'è un giudice a L'Aja?


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Mar 31 2022 34 mins  

Alle ore 16 del 16 marzo 2022, nel Palazzo della Pace de L'Aja, la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) leggeva pubblicamente il testo dell'ordinanza che adotta misure cautelari nel caso Allegations of Genocide under the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide (Ucraina c. Russia). Precisamente all'indomani dell'avvio delle ostilità, e in parallelo alle risposte militari note a tutti, l'Ucraina aveva infatti depositato un ricorso alla CIG; lo stesso ha fatto davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

Una mossa del genere non è senza precedenti. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito a una vera e propria "esplosione" del contenzioso internazionale. Quale ruolo, allora, per i giudici internazionali nel conflitto russo-ucraino? In cosa consistono le misure cautelari adottate, e come potrebbero incidere sullo svolgimento delle ostilità? Questo continuo rivolgersi al giudice è utile, o rischia addirittura di mettere in luce unicamente la "debolezza" degli organi di giustizia internazionale?

Martina Buscemi e Alice Ollino, della Redazione di SIDIBlog, ne parlano con Serena Forlati (Università di Ferrara e Membro del Consiglio Direttivo della SIDI). Per chi fosse interessato, rimandiamo, come al solito, alla lettura di SIDIBlog, in particolare qui.

3.03 Panoramica dei "fronti aperti" del contenzioso

7.23 A cosa serve una pronuncia del giudice durante la guerra?

11.01 A che titolo ha agito l'Ucraina davanti alla CIG?

14.31 Quali prospettive di successo delle misure cautelari?

21.08 Quali prospettive di successo nel merito?

24.00 Quali chance di successo? La Russia ottempererà?

27.50 E se si arriverà a una sentenza? Cosa ci guadagna l'Ucraina?

29.35 Quale rapporto tra CIG e Consiglio di Sicurezza?