Ep 09 Born This Way: sentenza "Dobbs", salute riproduttiva e diritti fondamentali


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Jul 07 2022 34 mins  

Con la sentenza resa nel caso Dobbs et al. v. Jackson Women's Health Organization et al. e definita da più parti come storica, il 24 giugno 2022 la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America – nella pomposa aula del «Palazzo di marmo» – ha stabilito che dalla Costituzione federale statunitense non possa trarsi alcun diritto all’aborto; il potere di regolamentare tale procedura spetta pertanto ai singoli stati federati, e non allo Stato federale.

La sentenza cancella, con un tratto di penna (ma in più di 200 pagine), decenni di giurisprudenza (Roe v Wade in prima battuta) in favore della dimensione "federale" del diritto a procedure di interruzione della gravidanza sicure. La pronuncia interessa non solo gli studiosi di diritto americano (interessati al discutibile overruling di precedenti) ma pure gli internazionalisti e le internazionaliste: quale sorte per il diritto all'aborto? Cosa accadrà alle donne che vorranno interrompere le proprie gravidanze negli USA? C'è un rischio di "caccia alle streghe", a livello federato? Che ruolo giocherà la tecnologia (es. app di tracciamento, telemedicina)? Questa sentenza è in linea con le pronunce di organi internazionali di tutela dei diritti umani? Si può dire che i giudici abbiano operato un corretto bilanciamento dei valori in gioco?

Ne parliamo con Ludovica Poli (Università di Torino) e Sara De Vido (Università di Venezia "Ca' Foscari").