In un continente sempre più polarizzato tra chi chiede più decisioni comuni da prendere a
Bruxelles e chi invece vorrebbe dare più potere agli stati nazionali, una trasformazione significativa
è già avvenuta negli ultimi mesi: se il precedente ciclo politico aveva messo al centro la transizione
ecologica dell'Europa, il focus si è ormai spostato sulla difesa comune, sull’aiuto militare all’Ucraina e sul conseguente allargamento dell'Unione verso la frontiera con la Russia.
Sarà questa Europa “della geopolitica” a drenare gran parte delle risorse economiche e delle
iniziative politiche?
Con Bruxelles Calling racconteremo e analizzeremo i nuovi equilibri che si formeranno dopo il
voto e proveremo a individuare le priorità politiche dei prossimi cinque anni.
Seguiteci su manifesto.it e su tutte le piattaforme podcast
Bruxelles e chi invece vorrebbe dare più potere agli stati nazionali, una trasformazione significativa
è già avvenuta negli ultimi mesi: se il precedente ciclo politico aveva messo al centro la transizione
ecologica dell'Europa, il focus si è ormai spostato sulla difesa comune, sull’aiuto militare all’Ucraina e sul conseguente allargamento dell'Unione verso la frontiera con la Russia.
Sarà questa Europa “della geopolitica” a drenare gran parte delle risorse economiche e delle
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