S02E12 - Marisa Cecchetti e "Se mi porti con te"


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Dec 21 2020 12 mins  
Marisa Cecchetti è nata a San Giuliano Terme (Pisa) e vive a Lucca. Insegnante di Lettere, ha collaborato con “Stilos”, "Erba d’Arno”, "Il Corriere d’Arezzo” e “La Nazione” di Lucca. Attualmente collabora con vari siti web come critico letterario. La sua lista di pubblicazioni è veramente lunga, si va dai romanzi alle raccolte di racconti e alle sillogi poetiche. Per Giovane Holden ha pubblicato “Maschile femminile plurale”, “Il fossato”, “Una casa per cinque”, “Il tavolo antico” e “Mi rotola il vento”.
Oggi ci presenta la sua silloge poetica "Se mi porti con te".

Marisa, oltre a parlarci della sua silloge, risponde ad alcune domande tratte dal Questionario di Proust.

Giovane Holden Edizioni | www.giovaneholden.it

Sinossi "Se mi porti con te":
È il mese di dicembre del 2019 e il Coronavirus fa la sua prima comparsa a Wuhan, capoluogo della provincia cinese di Hubei, la metropoli più popolata della parte orientale della nazione, con undici milioni di abitanti. Da lì a poche settimane il virus si sarebbe trasformato in un’epidemia che avrebbe invaso tutto il mondo. Lunedì 9 marzo, intorno alle ventidue, il premier Conte annuncia in televisione di aver esteso a tutto il paese il lockdown: di fatto la regola è contenuta nell’hashtag #iorestoacasa, si può uscire solo per comprovate ragioni di necessità come per fare la spesa, per esigenze lavorative, per l’acquisto di farmaci o per motivi di salute.
Da quel momento le categorie fondamentali della nostra esistenza si sono diametralmente invertite. Lo spazio si è ristretto nell’angusto limite delle nostre case e il tempo si è dilatato, immoto e sospeso. In questa sorta di unicum espanso, ognuno di noi ha cercato una propria dimensione esistenziale che lenisse la distanza dagli affetti e custodisse la certezza di una speranza. Una telefonata, una chiacchierata via Skype, il recupero di una gonna a fiori, la ribellione insita in un gesto apparentemente semplice quale cogliere un fiore.
Marisa Cecchetti in questa breve silloge, ineccepibile per stile ed eleganza, testimonia la forza e la determinazione di chi durante il lockdown ha guardato sempre avanti.