Subito dopo aver conquistato il trono e ristabilito l’ordine ai suoi confini, Filippo il Macedone iniziò a intrufolarsi nelle complicate relazioni tra le città stato greche, divenendo un attore sempre più ingombrante dello scenario politico ellenico. Per farlo, usò in modo spregiudicato tutti i mezzi, leciti e illeciti, a sua disposizione: diplomazia, forza militare, corruzione. Nella seconda puntata dell’episodio dedicato a lui, cercheremo di capire come fece a sottomettere in meno di vent’anni le più influenti poleis greche stabilendo l’egemonia del regno macedone e arrivando a progettare una grandiosa spedizione contro l’impero persiano. Viaggeremo con l’immaginazione nei luoghi dove si svolsero i fatti: dal santuario di Delfi, fulcro della cosiddetta “guerra sacra”, all’agorà di Atene, da cui echeggiavano gli appassionati discorsi di oratori come Demostene, Demade e Isocrate, e poi ancora nell’intrigante corte macedone, raccontando i complicati rapporto di Filippo con sua moglie Olimpiade e suo figlio Alessandro. Fino al giallo finale del suo assassinio.