Da Gazzé a Mallarmé


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Apr 23 2024 51 mins  
Mallarmé fa parte della cerchia dei “poeti maledetti” del Decadentismo.
Annoiato dal suo lavoro di impiegato va in Gran Bretagna a studiare inglese grazie al quale potrà leggere le opere di Keats e Poe. Quando torna in Francia si abilita all’insegnamento, per poter vivere, ed inizia a comporre, e poi pubblicare, le sue prime poesie. Prende ispirazione da Baudelaire, l’amico Verlaine lo esalterà fra i poeti maledetti, ma la sua poetica sfocerà nel simbolismo ermetico, dove il linguaggio diventerà sempre più oscuro e senza linearità.
Mallarmè organizzava le “riunioni del martedì” , che divennero celebri, a casa sua, riunioni fra gli scrittori più famosi del tempo, Valery, Oscar Wilde, persino Debussy che metterà in musica alcuni suoi versi.

I nostri consigli

Audioascolto:
Elemosina, di Max e Francesco Gazzé: vi invitiamo ad ascoltare questa canzone che è la traduzione della poesia Il mendicante di Stephan Mallarmé, resa da una musicalità ritmata che entra in simbiosi con il testo. La poesia condensa una serie di sentimenti difficili e contrastanti, che ben interpretano la particolare situazione di chi è costretto a mendicare e vive tra il senso di colpa e lo smarrimento di chi non ce l’ha fatta ad integrarsi in una società che non gli piace.

Vinpeel degli orizzonti, di Peppe Millanta; un romanzo di evasione, un mondo fantastico, quello di Dinterbild, dove storie di quotidiana stranezza conducono la nostra mente in un dove che è un altrove.