Nov 07 2024 14 mins
Sul muro grafito che adombra i sedili rari
l’arco del cielo appare finito.
Chi si ricorda più del fuoco ch’arse
impetuoso nelle vene del mondo;
– in un riposo freddo le forme,
opache, sono sparse.
Rivedrò domani le banchine
e la muraglia e l’usata strada.
Nel futuro che s’apre le mattine
sono ancorate come barche in rada.
///
Eugenio Montale
l’arco del cielo appare finito.
Chi si ricorda più del fuoco ch’arse
impetuoso nelle vene del mondo;
– in un riposo freddo le forme,
opache, sono sparse.
Rivedrò domani le banchine
e la muraglia e l’usata strada.
Nel futuro che s’apre le mattine
sono ancorate come barche in rada.
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Eugenio Montale