Jan 30 2025 101 mins
Diciassettesima puntata della settima stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com, dedicata alla vecchia signora bianconera.
Focus sulla doppia sconcertante prova dei bianconeri di Mister Motta in campionato con il Napoli e in casa con il Benfica per l'ultimo atto del mega girone di Champions League.
Una Juventus in caduta libera in termini di atteggiamento, prestazione e concentrazione.
A malapena '45 minuti buoni giocati al Maradona di Napoli per poi soccombere sotto i colpi della squadra di Conte, mentre contro i lusitani del Benfica la vecchia signora praticamente non esce mai dagli spogliatoi dando vita a '90 minuti horror, venendo giustamente subissata dai fischi dei propri tifosi.
La squadra di Antonio Conte ribalta l'iniziale vantaggio bianconero firmato dal nuovo arrivato Kolo Muani che appunto all'esordio riesce a mettere a segno un gol da vero bomber d'area di rigore nella porta dei partenopei.
La prima frazione si chiude con lo 0-1 della squadra di Motta, che da vita a '45 intensi e senza paura sulla scia di quanto visto nelle precedenti partite con Atalanta e Milan ma che poi inesorabilmente crolla nella ripresa colpita a morte da Anguissa e dal rigore di Lukaku per fallo di Locatelli su McTominay.
Vlahovic entra solo nel finale di partita nonostante la Juventus sotto di un gol.
Per gli azzurri una vittoria in rimonta che vale doppio in chiave Scudetto.
Primo ko dei bianconeri che erano ancora imbattuti in campionato.
Gli uomini di Motta fanno click come un interruttore nel secondo tempo e si fanno letteralmente prendere a pallonate dai padroni di casa.
Al peggio, dicono, non c'è mai fine.
E con questa Juventus pare essere purtroppo proprio vero.
I bianconeri naufragano anche in Champions, battuti in casa dal Benfica con un severo 0-2.
Alla fine del match, cosa mai accaduta in stagione vengono sonoramente fischiati dai propri tifosi profondamente delusi dall'atteggiamento arrendevole e totalmente privo di nerbo della squadra che, dopo la sconfitta di Napoli, ne subisce un'altra anche in Coppa.
I playoff erano effettivamente già in cassaforte ma lo scivolone contro i portoghesi spinge la squadra di Motta all'indietro, al 20° posto e col rischio concreto di dover affrontare un derby italiano contro il Milan nello spareggio.
Juve sorpassata in classifica proprio dai lusitani, sprofondata nell'inferno di una stagione sfortunata e deludente e, fatto nuovo per la stagione umiliata dalla contestazione dello Stadium che non perdona.
Impossibile avere ancora pazienza alla luce della prestazione sconcertante offerta.
Chi attendeva un riscatto in Europa s'è trovato di fronte all'ennesima brutta prova offerta dalla squadra sia sotto il profilo tattico sia dell'intensità agonistica, tipico marchio di fabbrica dei bianconeri.
Una società colpevolmente assente, un allenatore forse lasciato troppo solo e dei giovani volonterosi ma sicuramente troppo acerbi sono solo alcune delle componenti che in questo freddo gennaio sanciscono la crisi della Juventus e forse la fine del progetto iniziato appena l'estate scorsa.
Di questo e altro parleremo in questa puntata!
Diteci la vostra!
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Focus sulla doppia sconcertante prova dei bianconeri di Mister Motta in campionato con il Napoli e in casa con il Benfica per l'ultimo atto del mega girone di Champions League.
Una Juventus in caduta libera in termini di atteggiamento, prestazione e concentrazione.
A malapena '45 minuti buoni giocati al Maradona di Napoli per poi soccombere sotto i colpi della squadra di Conte, mentre contro i lusitani del Benfica la vecchia signora praticamente non esce mai dagli spogliatoi dando vita a '90 minuti horror, venendo giustamente subissata dai fischi dei propri tifosi.
La squadra di Antonio Conte ribalta l'iniziale vantaggio bianconero firmato dal nuovo arrivato Kolo Muani che appunto all'esordio riesce a mettere a segno un gol da vero bomber d'area di rigore nella porta dei partenopei.
La prima frazione si chiude con lo 0-1 della squadra di Motta, che da vita a '45 intensi e senza paura sulla scia di quanto visto nelle precedenti partite con Atalanta e Milan ma che poi inesorabilmente crolla nella ripresa colpita a morte da Anguissa e dal rigore di Lukaku per fallo di Locatelli su McTominay.
Vlahovic entra solo nel finale di partita nonostante la Juventus sotto di un gol.
Per gli azzurri una vittoria in rimonta che vale doppio in chiave Scudetto.
Primo ko dei bianconeri che erano ancora imbattuti in campionato.
Gli uomini di Motta fanno click come un interruttore nel secondo tempo e si fanno letteralmente prendere a pallonate dai padroni di casa.
Al peggio, dicono, non c'è mai fine.
E con questa Juventus pare essere purtroppo proprio vero.
I bianconeri naufragano anche in Champions, battuti in casa dal Benfica con un severo 0-2.
Alla fine del match, cosa mai accaduta in stagione vengono sonoramente fischiati dai propri tifosi profondamente delusi dall'atteggiamento arrendevole e totalmente privo di nerbo della squadra che, dopo la sconfitta di Napoli, ne subisce un'altra anche in Coppa.
I playoff erano effettivamente già in cassaforte ma lo scivolone contro i portoghesi spinge la squadra di Motta all'indietro, al 20° posto e col rischio concreto di dover affrontare un derby italiano contro il Milan nello spareggio.
Juve sorpassata in classifica proprio dai lusitani, sprofondata nell'inferno di una stagione sfortunata e deludente e, fatto nuovo per la stagione umiliata dalla contestazione dello Stadium che non perdona.
Impossibile avere ancora pazienza alla luce della prestazione sconcertante offerta.
Chi attendeva un riscatto in Europa s'è trovato di fronte all'ennesima brutta prova offerta dalla squadra sia sotto il profilo tattico sia dell'intensità agonistica, tipico marchio di fabbrica dei bianconeri.
Una società colpevolmente assente, un allenatore forse lasciato troppo solo e dei giovani volonterosi ma sicuramente troppo acerbi sono solo alcune delle componenti che in questo freddo gennaio sanciscono la crisi della Juventus e forse la fine del progetto iniziato appena l'estate scorsa.
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