Il livello dell’acqua raggiunge ora il collo di Sara e sebbene la forza della corrente stia aumentando il vero problema è un altro: la temperatura. L’acqua è gelida. È acqua di fiume che scenda dalle montagne dell’entroterra con una temperatura inferiore agli 8°C e Sara ha addosso solo i vestiti che chiunque avrebbe scelto di indossare in una normale giornata di metà maggio.
La ragazza sente le braccia intorpidirsi, mentre la sensibilità di piedi e gambe diminuisce. I muscoli si contraggono. La sua temperatura sta per scendere sotto i 35°C. Il respiro accelera, la frequenza cardiaca aumenta…
È in quel momento che Sara si rende conto di quel dettaglio che lei ora conosce bene ma che molti invece non conosceranno mai: aggrappata a quell’albero, mentre attorno a lei è quasi notte, Sara capisce che forse non ce la farà.
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