Lana, 21 settembre 1993, intorno alla mezzanotte. Stefan Walzl,29 anni, è una guardia giurata privata con una grande passione per le armi e la tendenza a travalicare i confini del suo ruolo. Quando si imbatte in un gruppetto di ragazzi che hanno smarrito le chiavi dell’auto, prende in mano la situazione. Si sente onnipotente, Stefano Walzl, lo “sceriffo”, nella sua divisa e con la Beretta 9 mm nella fondina, caricata con i vietatissimi proiettili “dum dum”. Tanto onnipotente da esplodere due colpi: un primo in aria, per impressionare un 22enne che non sembra prenderlo troppo sul serio, un secondo ad altezza uomo. Quel colpo centra in pieno Dietmar Gostner, che si accascia e cade a terra insieme alla sua bicicletta.