Ci risiamo, il mal d’Europa è come l’eterno ritorno di Nietzsche o la coazione a ripetere di Freud, qualcosa che ciclicamente porta ansia nella politica italiana. Come problema reale e come occasione strumentale. Il prossimo anno si vota: cambieranno gli equilibri politici? Intanto falchi e colombe volano nella torre della Banca centrale guidata da Lagarde.