"Passolungo" e le radici profonde che non gelano


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May 31 2024 19 mins   1
Gli Hobbit conoscono meglio Passolungo, che si rivela essere Aragorn, l'erede di Isildur: la poesia che lo riguarda è indicativa per spiegare origini, lignaggio e missione del personaggio. Un eroe in chiaroscuro, anziano e segnato dalle intemperie, che è chiamato ad assumere il ruolo previsto per lui. Purtroppo, ancora oggi Tolkien sembra essere ridotto alla frase "Le radici profonde non gelano", come se tutto "Il Signore degli Anelli" si potesse spiegare alla luce di questa frase. In realtà, questo è solo uno degli otto versi che compongono la poesia di Aragorn, che parla del suo lignaggio e della sua missione, senza riferimenti ad allegorici e simbolici valori identitari, culturali o religiosi (anzi, forse c'è anche un riferimento da parte di Tolkien nientemeno che a Shakespeare). Analizziamo poi la traduzione di "Ranger" con il termine "Forestale" invece che "Ramingo" ha fatto piovere su Ottavio Fatica una marea di critiche se non addirittura insulti: una scelta motivata dal gioco di accezioni linguistiche voluto da Tolkien, interessato a dimostrare il continuo intreccio fra racconto e filologia e tra mondo primario e mondo secondario.