Il Mondo alla Radio 04.04.2025


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Apr 04 2025 55 mins  
Dopo 4 mesi di caos politico in Sud Corea è stato destituito il presidente Yoon cercheremo di capire cosa succederà adesso. E poi l’Ungheria che si ritira dalla Corte Penale internazionale dell’Aja, infine il Medio Oriente con nuovi raid di Israele su Gaza e decine di vittime mentre le Ong fanno i conti con nuove restrizioni: in questa puntata de' Il Mondo alla Radio
In Corea del Sud è stato destituito Yoon Suk Yeol, l'ormai ex presidente che il 3  dicembre scorso aveva tentato di imporre la legge marziale nel Paese. Il verdetto finale è arrivato, all'unanimità dalla Corte Costituzione dopo la mozione di messa in stato d'accusa approvata dall' Assemblea  nazionale il 14 dicembre e la sospensione dall'incarico di Yoon. La decisione della Corte toglie all'ex presidente ogni potere e ogni  prerogativa, ora la Costituzione prevede la convocazione di elezioni  presidenziali anticipate entro 60 giorni a partire da oggi, ovviamente i  partiti politici sceglieranno i candidati con le primarie, che si terranno probabilmente a fine aprile e al momento tutti i riflettori sono puntati sul leader dell'opposizione, Lee Jae-myung, rivale numero uno di Yoon. L'interim intanto è assicurato dal premier Han Duck-soo, reintegrato nei giorni scorsi dopo la bocciatura dell'impeachment da parte della Corte Costituzionale. Poco dopo il verdetto sono arrivate le scuse del presidente rimosso: "Sono veramente dispiaciuto e affranto per non essere stato in grado di soddisfare le vostre aspettative", questa è stata la replica di Yoon. In studio Guglielmo Gallone, collega della redazione Mondo dei media vaticani
Il premier israeliano Netanyahu è a Budapest, invitato mesi fa dall'omologo ungherese Orban. Oggi l’incontro con la comunità ebraica, poi la visita al memoriale dell’Olocausto e all’Università pubblica dove riceverà un dottorato honoris causa. La visita 'sfida' il mandato di arresto per Netanyahu emesso dalla Corte penale internazionale a novembre 2024 per crimini di guerra e contro l’umanità compiuti nella Striscia. L’Ungheria, come annunciato nei giorni scorsi ha però deciso di ritirare la sua adesione alla Corte. "Sono stato il primo ministro che ha firmato il documento di adesione alla Corte dell’Aja - ha detto Orban – ma il nostro impegno finisce qui visto che è diventato un tribunale politico. E le decisioni della Cpi su Israele lo hanno dimostrato. Uno Stato democratico di diritto non può partecipare a questo" ha aggiunto. Netanyahu dal canto suo ha definito la decisione coraggiosa e ha detto: è importante opporsi a questa organizzazione corrotta”. La decisione secondo i due leader è stata presa insieme al presidente americano Donald Trump che si è detto d’accordo. Ma come va letta e quali scenari potrebbe aprire? Giuseppe Paccione, giurista, direttore dell’Osservatorio di politica internazionale PRP - Channel
Su Gaza piovono ancora bombe, il bilancio dei morti nelle ultime 24 ore è di 112 morti. Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver lanciato una nuova offensiva di terra a est di Gaza City, dopo quelle del nord e del centro con l’obiettivo di espandere la zona cuscinetto. Le truppe hanno eliminato numerosi terroristi e smantellato le infrastrutture di Hamas, tra cui un centro di comando che serviva al movimento per pianificare ed eseguire gli attacchi, le milizie si stanno ora dirigendo nel quartiere Shejaiya, nella parte orientale di Gaza City. L'esercito sta consentendo ai civili di evacuare l’area dopo l’allarme diramato nei giorni scorsi. Intanto, le Nazioni Unite continuano a denunciare la grave emergenza umanitaria. “Il 65% della Striscia di Gaza è soggetta a divieto di accesso e a restrizioni alle operazioni umanitarie” questa è la denuncia dell’Onu secondo cui “tutti i valichi sono completamente chiusi ormai da 2 mesi e gli aiuti sono ostacolati”. Tra l’altro Medici Senza Frontiere registra l’ennesima vittima, l’undicesima dall’inizio del conflitto, la gente è stanca, in molti ancora provano a protestare contro Hamas accusandola di aver provocato uno stallo nelle trattative. Il punto con Marco Magnano giornalista e cooperante indipendente con base in Medio Oriente.
Al via il Giubileo dei malati e del personale sanitario che si svolgerà domani e domenica 5-6 aprile: 20 mila le persone affette da una qualche patologia, medici e infermieri, farmacisti, fisioterapisti che arriveranno a Roma da 90 Paesi del Mondo per vivere il settimo dei grandi eventi giubilari in agenda. Ci saranno anche tanti operatori sanitari e associazioni nazionali di settore.  Primo grande appuntamento è il pellegrinaggio e poi il passaggio della Porta Santa, momento conclusivo come sempre sarà la Santa Messa in San Pietro  presieduta da mons. Rino Fisichella Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione che leggerà l’omelia scritta da Papa Francesco per l’occasione. In occasione del Giubileo dei malati, proprio oggi è stato pubblicato su Vatican News un nuovo episodio del podcast giubilare intitolato “Specchi” che racconta l'Anno Santo a partire dalle storie personali. In questo episodio, il racconto si intreccia con il cammino. Insieme ad Amedeo Lomonaco, il giornalista del Tg3, Andrea Rustichelli, si è incamminato verso la Basilica Vaticana e ha ripercorso la sua storia di malato di cancro soprattutto ricordando gli incontri con i compagni di stanza durante i lunghi ricoveri in ospedale.
Le arti hanno un ruolo importante per chi affronta una malattia, ma anche nella prevenzione e nella formazione del personale. Sempre più la scienza indaga le correlazioni tra la bellezza e il benessere fisico e mentale e anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un rapporto ricchissimo, elaborato a partire dal 2015, sull'impatto delle arti sul benessere. Molte realtà favoriscono il legame tra cura e prodotti artistico-culturali, tra queste il comitato Cultura è Salute del Club dei Medici, che ha creato un portale per mettere in rete oltre cento associazioni e istituzioni. L’intervista a Fabrizio Consorti, medico e presidente del comitato.
La rubrica "Topic Trend", consueto appuntamento del venerdì con Matteo Grandi, giornalista, autore televisivo, esperto di comunicazione.
In conduzione: Cecilia Seppia
In redazione: Cecilia Seppia, Alessandro Guarasci con il contributo di Francesco De Remigis, Silvia Giovanrosa, Eugenio Murrali, Amedeo Lomonaco
In regia: Gabriele Di Domenico