Un racconto fresco che cerca una chiave di lettura contemporanea per presentare sotto una luce diversa la figura di Munch, tra gli artisti più sfortunati della storia. Non sarà una puntata triste e cupa perché il grande maestro norvegese è riuscito a trovare lentamente la forza di reagire e la passione per l’arte si è dimostrata salvifica. La pittura gli ha dato la possibilità di esprimersi, di sfogarsi, di costruire un piccolo cosmo in cui rifugiarsi, in poche parole gli ha permesso di sopravvivere e di combattere i suoi demoni interiori mettendoli tutti in fila sulle tele, e lasciando così al mondo un’eredità potente. Ampio spazio sarà dedicato al suo dipinto più famoso L’Urlo, creato dopo un’esperienza vissuta, e si capirà che il personaggio urlante è proprio lui. Gli ospiti sono lo storico e critico dell’arte COSTANTINO D’ORAZIO, il coreografo premiato con l’ultimo Danza&Danza Award ADRIANO BOLOGNINO, mentre a prestargli la voce è FABIO VOLO.
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