“Le aziende devono capire che uno stagista non è un dipendente”, Guardamagna sui tirocini extracurricolari


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Apr 26 2023 23 mins  

La Lombardia è in assoluto la Regione “capitale degli stagisti” con un esercito di oltre 70mila tirocinanti extracurricolari all’anno (su circa 330mila in tutta Italia, dati 2021 del ministero del Lavoro). Eppure l’indennità minima prevista per gli stagisti dalla normativa lombarda ammonta a soli 500 euro al mese, una miseria rispetto alla cifra stabilita dal Lazio (800), e inferiore anche a quella prevista in Piemonte, Abruzzo e Valle d'Aosta (600). Inoltre la Lombardia, unica in Italia, ha perfino previsto che se lo stage si svolge in un ufficio pubblico l’indennità minima obbligatoria scenda a soli 300 euro.

Sull'utilizzo dello strumento del tirocinio come politica attiva del lavoro vegliano le parti sociali; tra questi ci sono i sindacati, e tra i sindacati c'è il dipartimento politiche del lavoro della Cisl Lombardia. Dopo essere stata per 25 anni direttrice delle sedi di Milano, Monza e Lecco dello IAL, una rete di imprese sociali che operano nel campo della formazione professionale, e aver accumuilato una esperienza pluridecennale nell'ambito della formazione e delle politiche al lavoro, Barbara Guardamagna lavora oggi in questo dipartimento.

In questa puntata del podcast della Repubblica degli Stagisti, registrata live all'università Cattolica di Milano, Guardamagna ripercorre con Eleonora Voltolina i punti salienti della normativa sui tirocini extracurricolari, specialmente in Lombardia: «Il problema fondamentale è quello di far capire all'azienda che lo stage non è un contratto di lavoro bensì un percorso formativo» dice Guardamagna: «Il tirocinante non può essere abbandonato a se stesso e svolgere un lavoro che non gli viene spiegato o non avere un tutor aziendale che glielo spiega. Il tirocinante non si deve prendere le responsabilità: le responsabilità sono di chi è dipendente dell'azienda!».

Il consiglio di lettura di Barbara Guardamagna non è specifico su un libro o un autore, ma abbraccia un intero filone: quella della letteratura di viaggio, per avere «una visione più aperta».