Gianni Mura non ha scritto molto di tennis. Ma col tennis c’entrava: ha tenuto dal 2015 fino al giorno della sua scomparsa una sua rubrica fissa, dove raccontava quelle storie di sport che altrove non avrebbero trovato spazio, su Scarp de’ tenis, il giornale di strada scritto e venduto dai senza fissa dimora di Milano. La scarp de’ tenis, la scarpa da tennis è diventato con il tempo un luogo di storie, uno strumento per raccontare e non un accessorio. Indossare scarpe da tennis significa camminare, consumare significa andare alla ricerca. Di esistenze, persone e storie. E Gianni Mura questo lo ha fatto per una vita intera.