Evangelizzazione, questione di stile

Evangelizzare: una questione di stile. Con riferimento a Marco 1, 31 si riflette sul dovere dell'evangelizzatore di saper prendere per mano coloro cui si rivolge e sollevarli, farli alzare, dare speranza, offrire futuro. Prendere per mano è scelta di prossimità, è capacità di nutrire simpatia per gli uomini e per il mondo, non sentirsi estranei a nessuno, ma compagni di viaggio

Evangelizzare, una questione di stile. Mai parole senza fatti. Il Signore Gesù accompagna sempre le sue parole con gesti che realizzano quanto le parole annunciano. Sarà anche per questo che la gente definisce autorevoli le sue parole. Sono i "fatti di vita" che Gesù copie a fare in modo che il suo annuncio non sia un inutile chiacchiericcio, ma Parola che salva. Solo la testimo

La folla che ascolta Gesù definisce la sua parola "nuova e autorevole". Allo stesso modo chiunque desidera annunciare il vangelo deve poter abbandonare parole logore, desuete, ripetitive e usare un linguaggio fresco, immediato, incisivo, empatico. Deve parlare non per sentito dire, o come un libro stampato, l'autorevolezza si percepisce quando ci si mette in gioco, quando si narra

Insegnare è lasciare il segno: una pratica che supera il trasferimento delle nozioni, e richiede una pratica prolungata nel tempo. Insegnare è incidere: come fanno con pazienza gli innamorati sulla corteccia degli alberi

Continuando la lettura del vangelo di Marco, desumiamo un altro aspetto dello stile dell'evangelizzazione: non prendersela comoda... L'agire di Gesù è animato da uno zelo alacre, come se avesse le ali ai piedi. "E subito..." dice spessissimo il vangelo di Marco. Uno stimolo per quanti evangelizzano "lento pede".

Gesù percorreva la Galilea dicendo: il tempo è compiuto, il Regno è vicino...convertitevi e credete al vangelo." Lo stile di Gesù predilige il racconto del presente storico-salvifico e solo poi passa all'imperativo etico. Prima il dono di Dio poi l'impegno da mettere in atto. Questo è lo stile vincente del vangelo. Dovrebbe essere anche il nostro.